tag:blogger.com,1999:blog-1418523178000050300.post4138160360190012145..comments2023-04-25T12:53:14.897-07:00Comments on UDINEINVETRINA: DORINO BON POESIEUnknownnoreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1418523178000050300.post-22347632901343852662016-06-06T09:07:31.554-07:002016-06-06T09:07:31.554-07:00"Siamo noi" è una poesia molto toccante,..."Siamo noi" è una poesia molto toccante, di quelle che , dopo averci toccato le corde più profonde della compassione e della pietas, ci portano inevitabilmente a riflettere su noi stessi, sul mondo che ci sta intorno, sul modo di vivere e di sentire di questo mondo. Un mondo che rimane indifferente di fronte alla morte di chi ha vissuto e combattuto in modo strenuo, diverso da quello che i più vivono. Il mondo ricorda coloro che ci hanno lasciati amaramente perché strappati alla loro vita da guerre infami o da feroci malattie con monumenti, cippi, lapidi che dai più vengono onorate con scadenze temporali determinate, quasi che il ricordo e l'onore siano doveri anziché sentimenti che dovrebbero essere parte costitutiva della nostra anima. I più guardano e passano. Non si sentono toccati dal dolore acuto di chi è andato. Non si immedesimano nello strazio infinito di chi è rimasto solo.Quanti cippi con fiori rinsecchiti e disperati! Quanti morti che sono solo trapassati! Quante anime straziate! Quanto dolore aleggia nell'aria intorno alle vestigia,ma che non viene respirato dai viandanti. E, sovente, fra quell'aere colmo di sconosciuta pena, volano, sussurrate spudoratamente, parole improprie. Quante volte capita di udire frasi che dicono:- Ma hanno fatto ciò che serviva per salvarlo, per salvarsi? Se la sono magari meritata tal sorte? Se la sono cercata?- Non è infrequente udire persino stregonistiche e sacrileghe considerazioni su un "dio"(??) ha dato ciò che è meritevole ricevere : bestemmie di chi non ha cervello, né anima, ne cuore. Oppure squallida malafede di chi ha la coscienza sporca e la faccia inutilmente tranquillizzante. Come si fa a straparlare di fronte alla morte? Come fanno certe miserabili persone a giudicare? E come costoro possono giudicare percorsi che non hanno certamente conosciuto, altrimenti non avrebbero nemmeno la forza di alzarsi al nuovo giorno?<br />Frasi stolte di chi è vuoto di intelletto e di sentimento, di chi vuole confondere la cieca fortuna con il presunto suo merito, di chi con demenziale, immaturo egocentrismo pensa che al giusto non tocchi iniqua sorte. Persone vacue,fantocci, farisei, sepolcri imbiancati che nascondono la loro vera faccia sotto la maschera della compunta e dedita partecipazione ai momenti sociali di qulsivoglia natura. Nascondono la loro natura autentica sotto l'apparenza del fasullo altruismo.Persone che non riescono minimamente a pensare che il dolore partecipato è silente, muto, e si nutre di infiniti dubbi sull'inadeguatezza di tutti nell' averlo provocato, sulla crudeltà per averlo inflitto a chi nulla centrava con la velenosa serpe carica di odio e invidia, assetata di potere e fama. L' autentica pietas di pochi viene sommersa dal chiasso sguaiato dei più. Ai morti per paesi che non sanno formare cittadini in grado di comprendere che ciò che oggi hanno lo devono al loro ingiusto e straziante martirio, ai morti per l' incapacità dei nostri mezzi di supportare con le dovute competenze terribili malattie, ai morti sulle strade dove un incredibile affanno verso la mèta semina stragi, ai morti per mente e mano di vigliacchi assassini, ai morti comunque innocenti deve andare il quotidiano sincero sentire di chi resta, il rispetto incondizionato per chi li piange. Serve appunto il mesto e dolente sussurro di una poesia, il breve bisbiglio della preghiera accorata, il pudore del proprio sentire,l'abbraccio fraterno, il sorriso intriso di lacrime. E chi non puo' ne' sa essere sincero taccia, per sempre, su tutto.I morti li guardano in attesa. I morti ci aspettano. Saremo tutti chiamati. Lo saranno anche coloro che vivono con la tragica maschera di chi si sente al sicuro.I morti li guardano. Chi soffre per l'ingiusta sorte li guarda. Nessuno può sottrarsi alla crudele danza della Fortuna, all'aleatorieta' del Fato: sempre sappiamo dove ci troviamo , mai ci sarà dato di sapere dove saremo fra un attimo. VivianaAnonymousnoreply@blogger.com