DIVISA.
Ti ho disegnata
con i colori
sgargianti e puliti
di un bambino,
dentro i sogni ad
occhi aperti
di molti giorni
illuminati a notte,
prigionieri tra muri
invalicabili
di una infanzia
tremante e indecisa.
Ti ho inseguita
mentre sfrecciavi
sul filo del rasoio
schivando la paura e
travolgendo il pericolo.
Ti ho ammirata
quando sfilavi
elegante e possente
sull’asfalto
lampeggiante
nell’inno della
bitonale.
Ti ho contemplata
quando ricamavi
sulla forza del tuo tessuto
un nuovo successo,
mentre con i tuoi
colori
donavi sicurezza e
fiducia.
Ti ho
desiderata,voluta, pretesa.
Ti ho conquistata
ipotecando per la
tua stoffa
i miei domani.
Ti ho attesa a lungo
prendendo le misure
all’orizzonte
lontano del mio futuro
Ti ho indossata
sopra la mia
fragilità
sentendo tutto il
peso
che ha fortificato
il mio cammino.
Sono cresciuto
dentro di te,
dentro l’immenso
calore dei tuoi ideali
che hanno riscaldato
i miei giorni
facendo maturare la
mia vita.
Ti ho onorata
quando ci hai
riparato dagli sputi,
quando ci hai
attutito certi colpi duri alle spalle,
quando hai
trattenuto
il sangue di molte,
troppe medaglie
più preziose
dell’oro che le rivestono,
quando hai
rammendato
tutti i fori dei
proiettili
che hanno lacerato
la tua nobile
storia.
Ti ho cucita sulla
mia pelle,
amata e difesa,
per sempre sarai
la mia
Divisa.
(Dorino Bon)
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