TAM TAM MILANO
DOVE OGNI INDIVIDUO E' UNA SCUOLA
CONDIVIDERE IL PROPRIO SAPERE SULLE ARTI VISIVE.
ASSOLUTAMENTE DA PRENDERE AD ESEMPIO.
ASSOLUTAMENTE DA CONDIVIDERE.ASSOLUTUMANTE DA IMITARE!!!
ASSOLUTAMENTE DA PRENDERE AD ESEMPIO.
ASSOLUTAMENTE DA CONDIVIDERE.ASSOLUTUMANTE DA IMITARE!!!
PRESENTAZIONE:
"Apre a Milano la scuola chiamata TAM TAM
E' una scuola di eccellenza e si occupa di attività visive.
E' una scuola GRATIS.
Suo Direttore è Alessandro Guerriero.
Nasce da un'idea di Alessandro Mendini, Riccardo Dalisi,
Alessandro Guerriero.
I suoi Maestri sono importanti e il loro intervento è un
dono.
Gli spazi sono in prestito, non esiste struttura, i suoi
luoghi sono molti.
La sua sede principale è ospitata a Milano presso la NABA.
Chiunque può accedere alla scuola e i laboratori hanno
durata variabile.
Ogni Maestro decide in modo autonomo il tema del suo intervento.
L'impegno temporale dei Maestri è a loro discrezione.
maestri vengono coadiuvati da gruppi di collaboratori.
I primi Maestri sono:
Maurizio Cattelan, Maurizio Corrado, Beppe Finessi, Duilio
Forte, Anna Galtarossa, Anna Gili, Franco La Cecla, Francesca Alfano Miglietti,
Marcello Morandini, Mauro Panzeri, Lorenzo Palmeri, Gianni Pettena, Mario
Piazza, Marco Poma, Franco Raggi, Franco Summa, Giacinto Di Pietrantonio,
Martino Gamper…
CRITERI TEORICI
La scuola TAM TAM si occupa di attività visive.
La scuola TAM TAM non è, innanzitutto, una scuola, perché
non ne prevede il flusso più tipico, che è il passaggio di nozioni, modelli,
tecniche e metodi da un piccolo gruppo che sa verso un grande gruppo che non
sa.
La scuola TAM TAM non appartiene a colui che sa, né a colui
che non sa, non si svolge tramite insegnanti e allievi.
Si svolge proprio solo fra coloro che assieme intendono
scoprire e scegliere nozioni, modelli, tecniche e metodi che gli si addicono.
La scuola TAM TAM non ha struttura.
Non è collettiva, non è obbligatoria, non è autoritaria, non
è statale, non è borghese, non è operaia, non è ideologica.
Non provoca partecipazione e nemmeno acculturazione: non
trasmette
messaggi in codice.
Può esserci o non esserci: è un evento naturale, e quando
c’è induce a comportamenti di vita propri e differenziati.
È amorale, originale, discontinua, classica, destrutturata.
Suo fine strategico è che ogni uomo possa produrre e consumare la sua
imprevedibile attività mentale come fenomeno di comunicazione spontanea, da
solo o in gruppo.
Suo fine tattico è l’eliminazione della didattica
istituzionale.
Non avviene per accumulo ma per azzeramento.
Suoi riferimenti sono i bambini, le avanguardie, i
paranoici, i selvaggi, gli umanisti, le culture arcaiche, i classici lontani.
La scuola TAM TAM, in particolare, non è fatta di edifici
scolastici belli o brutti.
Non si applica a orario fisso dentro le classi, ma è latente
dovunque.
È uno spazio virtuale, psicofisico, che ciascuno sempre
possiede.
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